A Venezia 76 è il giorno di “The New Pope”, presentato come “Evento Speciale Fuori Concorso”, mostrando in anteprima mondiale al pubblico solo il secondo e il settimo episodio della nuova fatica firmata da Paolo Sorrentino, che andrà in onda integralmente, in autunno, su Sky.
Pio XIII (l’adone Jude Law) è in coma. E dopo una parentesi imprevedibile quanto misteriosa, Voiello (un sempre sorprendente e straordinario Silvio Orlando) riesce a far salire al soglio pontificio Sir John Brannox (il mitico John Malkovich), un aristocratico inglese moderato, affascinante e sofisticato, che prende il nome di Giovanni Paolo III. Il nuovo papa sembra perfetto, ma cela fragilità e segreti. Capisce subito, inoltre, che sarà difficile prendere il posto del suo carismatico e illustre predecessore, mentre in Vaticano, Voiello fatica a gestire una Chiesa aggredita da scandali – che rischiano di travolgere in modo irreversibile le alte gerarchie – ma anche da minacce esterne. Sofia ed Esther si rivelano molto diverse da quello che appaiono e il cardinal Gutierrez (Javier Cámara) continua a combattere contro le sue contraddizioni. Alcuni fedeli, poi, cominciano a idolatrare Pio XIII che, dal suo letto di ospedale, inizia a lanciare strani messaggi. Fino a quando…
“Un fragile pezzo di porcellana”: così viene descritto il nuovo Papa. Questa definizione però si addice anche a questa stagione di The New Pope, che è più legata al tema dell’amore, della fede e del mistero. Non mancheranno però la politica con la Brexit, il fondamentalismo religioso, l’immigrazione e il terrorismo. E il ruolo che la Chiesa ha in queste dinamiche.
Paolo Sorrentino ha giocato sempre con i contrasti: forza e fragilità, fede e ateismo, sessualità e castità.
The New Pope esplora l’ambizione di due grandi papi: essere dimenticati. Veri servi di Dio, hanno bisogno di sbiadire, per lasciar fiorire e brillare il nitore della fede e della pace. L’utopia della purezza. Questa è l’essenza della loro maestosa religiosità. L’ambizione del loro cammino. Questi due uomini si chiamano John Brannox e Lenny Belardo.
Ma la lunga via per essere dimenticati è costellata dagli ostacoli terreni dell’umano sentire: le derive fondamentaliste, le tentazioni mondane, il richiamo della vanità, le pietose vocazioni affaristiche, la schiavitù delle paure e dei vizi, gli intralci sentimentali che smerigliano il grande piano. Ce la faranno i nostri due papi a realizzare questo anacronistico, arcano progetto?
Perché essere dimenticati può essere una salvezza.

THE NEW POPE
Fuori Concorso
Regia: | Paolo Sorrentino |
Produzione: | Wildside (Lorenzo Mieli, Mario Gianani), Haut et Court TV (Carole Scotta, Caroline Benjo, Simon Arnal), The Mediapro Studio (Jaume Roures, Javier Mendez Zori), Sky Italia |
Durata: | 120’ |
Lingua: | inglese, italiano |
Paesi: | Italia, Francia, Spagna |
Interpreti: | Jude Law, John Malkovich, Silvio Orlando, Cécile de France, Javier Cámara, Ludivine Sagnier |
Sceneggiatura: | Paolo Sorrentino, Umberto Contarello, Stefano Bises |
Fotografia: | Luca Bigazzi |
Montaggio: | Cristiano Travaglioli |
Scenografia: | Ludovica Ferrario |
Costumi: | Carlo Poggioli, Luca Canfora |
Musica: | Lele Marchitelli |
Suono: | Emanuele Cecere |
Effetti visivi: | DNEG |
Note: | Episodi 2 e 7 |
