La XVII Giornata del Contemporaneo AMACI segna la chiusura del la Mostra Bastarda – Una donna, la pittura, una questione privata personale di Antonio Conte a cura di Susanna Crispino.
Per l’occasione, lo studio del pittore in vico Santa Maria a Lanzati 23 e le tele ed i bozzetti realizzati per la serie I Bastardi di Pizzofalcone faranno da sfondo ai contributi della giovane artista russa Valeria Luganskaya e dei due musicisti Vincenzo Gaita e Pietro Melillo.
Valeria Luganskaya presenta la performance Risveglio: a partire dalle ore 17, per la durata di due ore l’artista andrà alla ricerca del vero sé nel proprio riflesso.
Idea portante della performance è che il linguaggio prenda forma attraverso un atto meditativo e si trasformi in autoritratto. Avvalendosi di uno specchio ed entrando in contatto con il pubblico, Valeria Lungaskaya cercherà di mantenere una presenza costante nello spazio/tempo per rendere visibile l’importanza dell’unicità, della forza e della bellezza della vita di ognuno di noi.
In un momento di saturazione delle informazioni, l’impossibilità di identificare i punti di riferimento conduce a perdere di vista il il miracolo nascosto al nostro interno. Il corpo è spesso confine tra esterno ed interno, dove ognuno vive le proprie realtà e solitudini. Paradossalmente una persona può osservare totalmente qualcun altro ma non se stessa: il suo volto, il suo corpo e, soprattutto, i suoi occhi, possono essere visti solo nella riflessione o su una superficie riflettente.
A seguireil giovane polistrumentista e virtuoso della chitarra Pietro Melillo proporrà i brani di uno dei padri nobili della musica italiana, forse colui che meglio di tutti ha saputo raccontare vite letterarie e reali: Fabrizio De Andrè.
Infine Vincenzo Gaita, cantante emergente della scena indie napoletana, chiuderà la serata e la Mostra Bastarda riallacciandosi alle sette figure storico-letterarie immortalate da Antonio Conte sulle sue tele per trasformarsi in un cantastorie e raccontare, per mezzo della musica e dei versi di canzoni che portano nomi femminili, le storie di Donne che grazie a pittura, poesia, musica sono divenute universali.