Sarebbe sufficiente l’immagine di copertina per raccontare il volume di Mark Weiss, The decade that rocked (Il Castello). Se non avete mai sentito questo nome, sicuramente avrete visto almeno una delle sue innumerevoli fotografie. Mark “Weissguy” Weiss, infatti, è stato il più importante e accreditato fotografo rock degli anni ’80 (e non solo). Se anche voi avete avuto un passato da headbangers oppure avevate amici o conoscenti patiti di Guns’n’Roses, Metallica, Alice Cooper e Ozzy Osbourne allora sicuramente vi sarà capitato di imbattervi in una delle innumerevole immagini targate Mark Weiss: le sue fotografie, infatti, erano presenti su tutte le più importanti riviste rock dell’epoca e sfogliando il libro si capisce il perché.

Una certa immagine del rock tra gli anni ’80 e ’90
Weiss, infatti, ha saputo catturare la vera essenza di quella decade e di quel genere musicale: make up volutamente eccessivi (memorabile il viso dell’eterno Dee Snider, leader dei Twisted Sister), succinti abiti in pelle (ne sa qualcosa Bob Halford, cantante dei Judas Priest e autore di una bella introduzione al volume) o le imprevedibili pose di quel menestrello dell’heavy metal che era (ed è) Ozzy Osbourne. Tutto racconta un’epoca musicalmente molto importante, anzi quasi decisiva: da una parte le discoteche e la “musica che faceva ballare”, dall’altra una banda di “brutti, sporchi e cattivi” (o almeno così venivano dipinti) pronti a invadere il mondo a suon di distorsioni e assoli. E look esagerati, in tutti i sensi.
Un libro fotografico, ma non solo: Weiss, infatti, racconta la sua storia, i suoi incontri e il suo lavoro con dovizia di particolari davvero interessanti e che permettono al lettore di intrufolarsi dietro le quinte di mega concerti, set fotografici molto curiosi e molto altro. Memorabili gli incontri con i giovanissimi ed esordienti in Usa Iron Maiden (“li raggiunsi in camera. Spostammo tutti i mobili da un lato e li fotografai”) o gli allora poco noti Def Leppard. Ovviamente non possono mancare fotografie con le rockstar ritratte assieme a discinte ragazze dagli sguardi accattivanti, un vero e proprio must dell’epoca (ragazze sicuramente più intriganti dello sguardo perso di Joe Perry, chitarrista degli Aerosmith, o del ghigno beffardo di Phil “Philty Animal” Taylor, batterista dei Motörhead).

The decade that rocked è molto più di un libro fotografico: nelle sue pagine, infatti, è possibile rivivere visivamente la storia a tinte forti del metal e dell’hard rock, seguire l’evoluzione (o involuzione) di molti dei gruppi più noti dell’epoca e cogliere le differenze stilistiche che ne caratterizzavano il look. E poi i luoghi: le arene americane stracolme di persone, le classiche (e chissà come mai sempre stupende) ragazze in topless ai concerti, i jet privati o i tour bus (qui quali poteva succedere realmente di tutto!). Un libro quindi da assaporare pagina dopo pagina, gustando ogni singola fotografia ovviamente con un sottofondo musicale adeguato.